Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/345

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nota 339


scriveva il D. S., e non «La Vista», come scrive il Co. A p. 22 «l’Uomo non ci basta piú», mentre il Co legge con la minuscola. Senonché tale è il tono e il significato enfatico della parola, in quel luogo, che noi abbiamo ripristinato la stampa D. S. con l’U. A p. 23 pure si ha Umanitá.

Ci sono, poi, leggerissime varianti tra l’edizione in volume Le Monnier (vedi sopra) e l’edizione dei Saggi critici: «pensarla» invece di «pensare» del testo attuale a p. 9; «per sempre» al posto di «pur sempre» a p. 8; «di delicato e di suave» al posto di «di delicato», p. i3; «della qual cosa non che altro fa fede» invece di «di che fa fede», a p. i5; «dal pensiero moderno» al posto di «dal pensiero » a p. i6; «una lunga espiazione» invece di «una espiazione», p. i8; «Grande è il suo potere sulle sorti dell’individuo», che andava dopo le parole «chiamiamo il caso.», è stato tolto nella edizione del i874 (p. 2i).

Dal Ms non ricaviamo alcuna variante, perché ci sono solo bozze e appunti.

3. - «Beatrice Cenci» di F. D. Guerrazzi. — Fra la prima pubblicazione nel giornale «Il Cimento» di Torino, i855 (indicato con R) e il testo accolto nel volume dal D. S. ci sono le seguenti varianti: p. 25 r. i4: «dinanzi», R: «dinnanzi». P. 26 r. 8: «quale è», R: «qual’è»; ivi r. i5: «intravedere», R: «intravvedere»; ivi r. 22: «de’ fatti o delle cause», R: «de’ fatti; la veritá filosofica è l’esistere materiale delle cause»; ivi r. 26: «anch’esse», R: «anch’essi». P. 27 rr. 4-5: «Esatto compilatore di tutto ciò che è fatto e circostanza», R: «Esatto compilatore di tutto ciò che il cinquecento ha di estrinseco, di tutto ciò che è fatto e circostanza»; ivi r. 23 : «ci bisogna», R: «ei bisogna». P. 28 r. i7: «v’impaccia», R: «s’impaccia»; ivi r. 29: «comecché», R: «comeché». P. 29 r. 35: «in sé alcun contrasto», R: «in sé alcuna varietá, alcun contrasto». P. 30 rr. i8-i9: «ricercando», R: «ir cercando» (lezione da noi accettata); ivi rr. 2i-22: «ammireremmo», R: «ammireremo». P. 3i r. 26: «semplice prete» R : «semplice di prete». P. 32 r. i2: «meglio a fare», R: «meglio avere a fare». P. 33 r. i8: «cui lo rassomiglia», R: «a cui lo rassomiglia »; ivi r. 26: «le asciugan», R: «gli asciuga». P 34 rr. i4-i5: «ad una bella», R: «ad una donna bella»; ivi r i6: «sacrificio», R: «sagrificio»; ivi r. i7: «obliarsi», R: