Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/368

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362 saggi critici


non vuole ancora morire». P. 9i r. i2: «un lume che lo lusinga, sempre vicino e sempre lontano». Ms «un lume, che gli è sempre vicino e gli è sempre lontano»; ivi r. 25: dopo «realizzarle» in Ms è cancellato: «se avesse questa forza, rinascerebbe alla vita, sarebbe guarito». P. 93 r. 25: «cosí povera nella sua realtá», Ms «cosí povera e manchevole nella sua realtá». P. 94 r. 33: «ha sostituita una prosa poetica», Ms «ha sostituito una prosa poetica». P. 97 r. 2i: dopo «illusioni», Ms ha il seguente brano cancellato: «Come Venezia, Foscolo vide cadere l’Italia, e gli parve allo stesso modo, con quella vergogna e per quelle colpe, piú degli uomini che della fortuna. E vide il i8i5»; ivi r. 22: «uccide... uccide», Ms «uccise... uccise». P. i02 r. 28: «attinge Young le sue aspirazioni», Ms «attinge Young le sue ispirazioni» (lezione da noi adottata). P. i03 r. 29: «hanno in sé le orme», Ms «hanno al di fuori le orme». P. i04 rr. 20-25: il brano «La magnifica... storia» in Ms era in questo modo, in prima redazione: «La magnifica apoteosi a cui serve di fondo il paesaggio di Firenze, non è tanto turbata dal grido di dolore che strappa al poeta il suo presente, che faccia dissonanza o contrasto; l’animo rimane alzato e volto con fiducia verso nuove prospettive, lo stesso dolore è puro di amarezza, temperato da una certa rassegnazione alle alterne veci della storia, quasi l’anima tema di turbare col suo gemito la pace religiosa de’ sepolcri, e l’animo»; ivi rr. 3i-33: «Il Tempo che traveste... una Forza che operosa... il Tempo che con», Ms «Il Tempo traveste... una Forza operosa... Il Tempo con». P. i05 r i9: dopo «formazione», Ms aveva: «penetrato giá e illuminato e uguagliato da un mondo umano e civile». P. i06 r. i : «a’ loro estinti», Ms «a’ cari estinti»; ivi r. 8: dopo «energico» in Ms è cancellato: «di grazia e di forza, che per varii gradi è». P. i07 r. 3i: dopo «maledizioni» in Ms è cancellato: «alla sua patria di elezione, da cui partiva il vento della calunnia e che l’obbliava e». P. i09 r. 35: dopo «sincero» D. S. aveva scritto in Ms «avrebbe forse avuto la forza di rinnovare sé stesso». P. ii0 r. i8: «si mescolano», Ms «si mescolarono»; ivi r. 24: dopo «giovinezza», Ms ha il seguente brano cancellato: «Ciascuno senti in sé il male del vecchio Jacopo» (invece di «il male» aveva scritto in un primo tempo «le disperazioni», poi cancellato). P. iii r. 29: in Ms il saggio terminava con queste parole: «quel senso della misura, che pone fine a’ tempi eroici e inizia i tempi umani!».