Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/105

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v. la forma petrarchesca 99

zetto lo vedete giungere, nel secondo terzetto ci è l’applicazione posticcia e stiracchiata che fa del paragone a Laura. Il pellegrino s’allontana; è il «forse di Croazia» di Dante, che ha voluto attirar l’attenzione sulla lontananza; ma quello che impressiona il nostro tenero poeta non è tanto la lontananza quanto le angosce dell’ultimo addio, e ti fa una scena di famiglia. Il pellegrino è un «vecchierello», che vuol dire un vecchio infievolito e incurvo dagli anni, che pare con un fiato lo gittiate giú, pure simpatico a vedere, tutto bianco, la barba, i capelli e la faccia, «canuto e bianco». Lascia la patria e la famiglia. La patria è il luogo, da cui mai non si è mosso, da cui ora per la prima volta «si move»; il luogo dove «ha sua etá fornita», frase dubbia e molto poetica, che ti presenta insieme due idee, cioè che ha passato colá tutta la sua vita, e che questa vita si può dir giá finita, non restandogli che poco altro a vivere. E lascia la famiglia, anzi «la famigliuola», che è neppure un diminutivo, ma un vezzeggiativo, una famiglia di piccolini, e cosí cari, cosí graziosi! che fan cerchio intorno al «caro padre», e piangono che lo veggono partire. Il suo partire è espresso con la frase «venir manco», che è partire e morire, come se la casa dovesse restar sempre vota di lui, come se temessero di non vederlo piú. Eccolo in cammino. Il suo fianco è «antico», grave d’anni; il suo camminare è un trascinare, «trarre l’antico fianco»; alla fiacchezza dell’etá s’aggiugne la lunghezza del cammino, «rotto dagli anni e dal cammino stanco»: come v’intenerisce questo vecchio che passa cosí faticosamente le ultime, «le estreme giornate di sua vota»! Eppure c’è qui qualche cosa che vi rialza, che ci fa guardar questo vecchio con ammirazione, che ci fa dir: — Quanto è bello! — . Ne’ suoi sforzi sentite la forza della volontá che comanda al corpo e gli dice: — Avanti!— : «col buon voler s’aita»; nella sua faccia animata leggete ardire e gioia della speranza di veder Cristo in terra, Cristo che, giá pieno del pensiero d’una morte vicina, «spera di vedere in Cielo»; e giunge portato innanzi meno dal corpo che dal desiderio, «seguendo il desio».