Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/106

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i00 saggio critico sul petrarca


Come questo vecchierello è per il Petrarca un modello, che egli con immaginazione concitata guarda e dipinge, cosí la sua emozione amorosa è poco piú che un concitamento dell’immaginativa. I suoi sentimenti, i suoi pensieri, la sua amata si trasformano in un modello ideale. Dove Dante mira per lo piú al grande ed al grandioso, il Petrarca mira al bello ed al grazioso! l’uno guarda in grosso, l’altro analizza; l’uno ha non so che selvaggio e rozzo, che annunzia una forza non ancora educata, l’altro è sempre elegante, misurato, gentile, e va fino al raffinamento ed alla ricercatezza. Nell’uno senti in mezzo alla visione poetica il tumulto e il bollore della vita reale; nell’altro ci è una tendenza a separarsene, o, per dir meglio, un desiderio di essa, privo di forza; il che lo conduce a poco a poco a quella tristezza filosofica, a quello stato solitario e contemplativo, il quale si manifesta solo in popoli passati per molte prove e per molte illusioni. L’uno nella sua austeritá è giovanissimo, di una giovinezza quasi ancor barbara e indisciplinata; l’altro nella sua eleganza sente di vecchio ed annunzia una civiltá piú raffinata.