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notizia cronologica della morte di Laura, che il poeta volea lasciare a’ posteri, e l’ha felicemente chiusa in versi». Qui c’è ben altro che una notizia cronologica. Quella precisione di date ti serra il cuore e mette in fuga ogni illusione. Mai le cifre non sono state cosí patetiche nella loro inesorabile freddezza. È questa la sola volta, che la voce discordante dei disinganno turba e disperde la giojosa danza de’ fantasmi; laddove in vita di Laura quella voce implacabile risuona senza posa, e strazia. Ed è naturale: perché allora, se il poeta può, come fanno gli amanti, figurarsi Laura secondo il desiderio, sente in fondo che non è cosí; dove ora, se non può farsi illusione e sa che la è un’ombra, sa pure che quell’ombra della sua immaginazione è una realtá. Nelle sue aspirazioni verso di lei entrano le naturali aspirazioni dell’anima verso il paradiso, la stanchezza della terra, la calma delle passioni; si che l’immaginazione, in luogo di cadere e morire nel disinganno, come avviene di fantasmi e desiderii terreni, sogna lietamente ciò che innanzi alla coscienza è il vero, e con l’impazienza di un’anima sitibonda ne pregusta la dolcezza, ne abbozza l’immagine.

Vi sono delle circostanze poetiche che ajutano l’anima a salire in fantasia e le danno un occhio, che vede con la stessa chiarezza dell’occhio corporeo. Tali sono quelle che preparano l’apparizione di Laura, la solitudine del letto nel silenzio della notte, la vista del luogo dove solea passare, campi ombrosi e foschi: men l’occhio vede, e piú vede l’immaginazione. Uno de’ momenti piú poetici per queste visioni è il primo apparir del giorno, quando in quel misto di luce ed ombra l’anima è piú affettuosa, e piú disposta a sognare: «Lá verso l’aurora», fra l’incerta luce apparisce l’amata; e quali dolci colloquii! C’è. qui un capitolo di romanzo, serrato in pochi versi. Soffrire per l’amata, e dirsi: — Ella noi sa! — , e amarla a distanza, timido, tacito! Ma tutto è obbliato, il df che, la mano nella mano, puoi dirle quanto l’hai amata, e quanto hai penato per lei. Laura è ora la sua fidanzata; lo attende in cielo; il felice amante le parla con confidenza, le narra le sue pene, ha la gioja di veder le sue lacrime (son. LXXI):