Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/75

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iii. il mondo di petrarca 69


poi, o, per dir meglio, un post hoc ergo propter hoc: e feci una specie di romanzo critico, di cui forte mi applaudivo. E me ne sarei insuperbito, se avessi saputo quello che ora so, che Leopardi ha avuto il medesimo pensiero, e che Pierre Leroux ha costruito un suo romanzo di questo genere, non riescitomi ancora di leggere. Questi romanzi critici si potrebbero aggiungere a’ tanti altri sulla vita del Petrarca, per esempio a quello del Levati, e all’altro di madama Genlis. Un certo nesso generale, certi grandi intervalli, ne’ quali si possano distribuire le sue poesie, con un ordinarle secondo categorie estetiche per agevolarne il giudizio, questo va. Ciò che è assurdo, è supporre un ordine a priori costruito dal Petrarca, come se gli fosse venuto in mente di fare un vero poema dell’amore. Ci è qui gran ricchezza di sentimenti, che si potrebbero considerare come i materiali ancora sciolti di un poema lirico; ma che sbalzan fuori giorno per giorno, secondo lo stato di un’anima agitata, senza scopo, senza direzione e senza connessione. Onde il Canzoniere, anzi che un poema, si potrebbe chiamare il giornale dell’amore, un giornale di tutti i fenomeni fuggevoli che appariscono nel nostro spirito, físsati in verso.