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224 storia della letteratura italiana


paradiso non c’è canto e non luce e non riso; ma, essendo Dante spettatore terreno del paradiso, lo vede sotto forme terrene:

                                         Per questo la Scrittura condiscende
a vostra facultade, e piedi e mano
attribuisce a Dio, ed altro intende.
     

Cosi Dante ha potuto conciliare la teologia e l’arte. Il paradiso teologico è spirito, fuori del senso e dell’immaginazione e dell’intelletto: Dante gli dá parvenza umana e lo rende sensibile ed intelligibile. Le anime ridono, cantano, ragionano come uomini. Questo rende il paradiso accessibile all’arte.

Siamo all’ultima dissoluzione della forma. Corpulenta e materiale nell’Inferno, pittorica e fantastica nel Purgatorio, qui è lirica e musicale: immediata parvenza dello spirito, assoluta luce senza contenuto, fascia e cerchio dello spirito, non esso spirito. Il purgatorio, come la terra, riceve la luce dal sole e dalle stelle, e queste l’hanno immediatamente da Dio; sicché le anime purganti, come gli uomini, veggono il sole, e nel sole intravvedono Dio, offertosi giá alla fantasia popolare come emanazione di luce. Ma i beati intuiscono Dio direttamente per la luce che move da lui senza mezzo:

                                    Lume, ch’a lui veder ne condiziona.      

Adunque il paradiso è la piú spirituale manifestazione di Dio; e perciò di tutte le forme non rimane altro che luce, di tutti gli affetti non altro che amore, di tutt’i sentimenti non altro che beatitudine, di tutti gli atti non altro che contemplazione. Amore, beatitudine, contemplazione prendono anche forma di luce: gli spiriti si scaldano ai raggi d’amore; la beatitudine o letizia sfavilla negli occhi e fiammeggia nel riso; e la veritá è siccome in uno specchio dipinta nel cospetto eterno:

                                         Luce intellettual piena d’amore,
amor di vero ben pien di letizia,
letizia che trascende ogni dolzore.
     

Gli affetti e i pensieri delle anime si manifestano con la luce; l’ira di san Pietro fa trascolorare tutto il paradiso.