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408 storia della letteratura italiana


quell’italiano comune che giá si usava dalla classe colta nello scrivere e talora anche nel parlare, tradotto in una forma artificiosa e alla latina che dicevasi «letteraria», e solcato di neologismi, barbarismi, latinismi e parole e frasi locali; salvo nei piú colti, come è il Molza, per speditezza e festivitá vicino a’ toscani.

Quel bel mondo della cortesia che nel Decamerone tiene si gran parte, rifuggitosi ne’ poemi cavallereschi, scompare dalla novella. E neppure ci è quello stacco tra borghesia e plebe, quella coscienza di una coltura superiore, che si manifesta nella caricatura della plebe, quell’allegrezza comica a spese delle superstizioni e de’ pregiudizi frateschi e plebei, che tanto ti alletta nelle novelle fiorentine e fino nella Nencia. Questo mondo interiore scompare anch’esso. La novella attinge tutta la societá ne’ suoi vizi, nelle sue tendenze, ne’ suoi accidenti, con nessun altro scopo che d’intrattenere le brigate con racconti interessanti. L’interesse è posto nella novitá e straordinarietá degli accidenti, come sono i mutamenti improvvisi di fortuna, o burle ingegnose per far danari o possedere l’amata, o casi maravigliosi di vizi o di virtú. Re, principi, cavalieri, dottori, mercanti, malandrini, scrocconi, tutte le classi vi sono rappresentate e tutt’i caratteri, comici e seri, e tutte le situazioni, dalla pura storia sino al piú assurdo fantastico. Sono migliaia di novelle: arsenale ricchissimo, dove hanno attinto Shakespeare, Molière e altri stranieri.

La piú parte di queste novelle sono aridi temi, magri scheletri in forma affettata insieme e scorretta. L’interessante è stimolare la curiositá del pubblico e le sue tendenze licenziose e volgari. Perciò hai da una parte il comico e dall’altra il fantastico.

Nel comico, salvo i toscani, ne’ quali supplisce la grazia del dialetto, i novellieri mostrano pochissimo spirito. Una delle novelle meglio condotte è la «scimia» del Bandello, la quale si abbiglia co’ panni di una vecchia morta, e par dessa, e spaventa quelli di casa. Il fatto è in sé comico, ma l’esposizione è arida e superficiale, e i sentimenti e le impressioni comiche ci sono