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indice del primo volume | 427 |
collocato nell’altra vita o la salvazione dell’anima — Rappresentazione del Monaco che andò al servizio di Dio — La Commedia dell’anima — Contenuto di essa, il codice di quel secolo: Umano, Spoglia e Rinnova: inferno, purgatorio e paradiso — Difetto d’individuazione e di formazione: astrattezza e materialitá — Impacci posti all’arte dalla liturgia: allegorie e visioni — La visione della realtá dopo la morte — Aspirazione lirica e non rappresentazione: Beatrice — L’ereditá letteraria del Dugento.
Il Trecento attua le concezioni del Dugento — Il giubileo: quadro riassuntivo della vita italiana agli inizi del secolo — Il mondo dantesco come sintesi — Aspetti particolari di esso negli scrittori minori — La letteratura ascetica — I Fioretti — Le Vite del Cavalca — Lo Specchio del Bassavanti — Le Lettere di Caterina da Siena — L’amore e la perfezione cristiana — Realizzazione della Commedia dell’anima — La prosa trecentesca — I volgarizzamenti dagli antichi e dalla letteratura cavalleresca — La letteratura del mondo reale. Cronache volgari e storie latine — Albertino Mussato e l’Eccerinis — Dino Compagni — Dino e la sua ingenuitá politica — La forma della sua Cronaca — Fine della vita politica di Dante — Gli studi filosofici: il Convito e la seconda Beatrice — Il De vulgari eloquio e l’ideale della lingua comune — Il De monarchia e l’ideale politico — Cultura e intelletto di Dante — La sua prosa — Le due correnti, ascetico-popolare e filosofico-dotta, terminanti entrambe in astrattezze — In Dante non genio speculativo ma poetico, non investigazione ma realizzazione — Realizzazione della Commedia dell’anima.