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162 storia della letteratura italiana


e i disordini dell’invasione straniera; e, quando fine della lotta fu un’Italia papale e spagnuola, perduta ogni libertá di pensiero e di azione, e mancato ogni alto scopo della vita, l’idillio ricomparve con piú forza e divenne l’espressione piú accentuata della decadenza italiana. Solo esso è forma vivente fra tante forme puramente letterarie.

L’idillio italiano non è imitazione, ma è creazione originale dello spirito. Giá si annunzia nel Petrarca quale si afferma nel Tasso: un dolce fantasticare tra’ mille suoni della natura. L’anima ritirata in sé è malinconica e disposta alla tenerezza, e senti la sua presenza e il suo accento in quel fantasticare. La natura diviene musicale, acquista una sensibilitá, manda fuori con le sue immagini mormorii e suoni, voci della vita interiore. Prevale nell’uomo la parte femminile: la grazia, la dolcezza, la pietá, la tenerezza, la sensibilitá, la voluttá e la lacrima; tutto quel complesso di amabili qualitá che dicesi il «sentimentale». I popoli, come gl’individui, nel pendio della loro decadenza diventano nervosi, vaporosi, sentimentali. Non è un sentimento che venga dalle cose, ciò che è proprio della sanitá; ma è un sentimento che viene dalla loro anima troppo sensitiva e lacrimosa. Manca la forza epica di attingere la realtá in se stessa, e questa vita femminile è un tessuto di tenere o dolci illusioni, nelle quali l’anima effonde la sua sensibilitá. Il sentimentale è perciò essenzialmente lirico e subbiettivo. Come il lavoro è tutto al di dentro, ci si sente l’opera dello spirito: non so che manifatturato; la cosa non còlta nella naturalezza e semplicitá della sua esistenza, ma divenuta un fantasma e un concetto dello spirito.

Il Tasso cerca l’eroico, il serio, il reale, lo storico, il religioso, il classico, e si logora in questi tentativi fino all’ultima etá. Sarebbe riuscito un Trissino; ma la natura lo aveva fatto un poeta, il poeta inconscio d’un mondo lirico e sentimentale, che succedeva al mondo ariostesco. A quest’ufficio ha tutte le qualitá di poeta e di uomo. L’uomo è fantastico, appassionato, malinconico, di una perfetta sinceritá e buona fede. Il poeta è tutto musica e spirito, concettoso insieme e sentimentale. La