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xix - la nuova scienza 219


spirito, che segna l’aurora de’ tempi moderni e che si può ben chiamare il Rinnovamento, avea nell’ intelletto italiano la sua posizione piú avanzata. Tutte le idee religiose, morali e politiche del medio evo erano parte affievolite, parte affatto cancellate nella coscienza degli uomini colti, anche de’ preti, anche de’ papi: l’indifferenza pubblica aveva la sua espressione nell’ ironia, nel cinismo, nell’umorismo letterario. Ora questa negazione e indifferenza universale non potea produrre un organismo politico e sociale, anzi era indizio piú di dissoluzione che di nuova formazione. La negazione non era effetto di una energica affermazione, come fu per la Riforma, reazione contro il paganesimo e il materialismo della corte romana, prodotta da un vivace sentimento spiritualista, religioso e morale, secondato da passioni e interessi politici. La Riforma riuscí, perché fu limitata nella sua negazione e nelle sue conclusioni, perché aveva a sua base lo spirito religioso e morale delle classi colte, e perché, combattendo il papa e sostenendo i principi nella loro lotta contro l’imperatore, seppe metter dalla sua gl’interessi e le ambizioni. Presso noi, la negazione era un fatto puramente intellettuale; e quanto piú assolute le conclusioni dell’ intelletto, tanto piú era debole la volontá e la forza di effettuarle. L’ideale stava a troppa distanza dal reale. La stessa utopia, ne’ suoi voli d’immaginazione, rimaneva inferiore a quella posizione cosi avanzata dell’intelletto. Rimasero dunque conclusioni accademiche, temi rettorici, investigazioni solitarie nell’indifferenza pubblica. Le stesse audacie del Machiavelli passarono inosservate. La libertá del pensiero non era scritta in nessuna legge, ma ci era nel fatto, e si filosofava e si disputava sopra qualsivoglia materia senz’altro pericolo che degli emuli e invidiosi, che talora concitavano contro gli uomini nuovi le ire papali. Se il movimento avesse potuto svilupparsi liberamente, non è dubbio che avrebbe trovato il suo limite nelle applicazioni politiche e sociali, fermandosi in quelle idee medie, che meno sono lontane dalla realtá e che si trovano giá delineate nel Machiavelli, il piú pratico e positivo di quegli uomini nuovi. Avremmo forse avuto la «patria» del Machiavelli, una Chiesa nazionale, una religione purgata di