Pagina:Dei Sepolcri (Bettoni 1808).djvu/65

Da Wikisource.

E gli elenchi e i compendj. Oh come ratti
45Van quegl’istanti! Oh come allora in petto,
Alle ingenue parole, onde il celato
Tuo senno emerge, e il pieno animo esala,
Sento i vestigi dell’antica fiamma,
E in nova quasi gioventù rifarmi!
     50Dunque il legno sciogliam. Principio sia
Da quel che Ugo al suo dir principio assunse,
E, in ordine, di lui poscia, e dell’altro
Di passo in passo seguitiam le vie;
Tal che le parti ad una ad una, e il tutto
55In lor vero scorgiam. Delio, che dici?
Impresa ardua affrontammo. E tu il credesti?
Oh! male abbiasi il gel di sì squisito
Disaminar; ch’io già sento nel mezzo
Delle cose rapirmi. — Ecco le chiare
60Sponde del tosco fiume. Ah! chi vegg’io
Solo, e pensoso, e così fiero in vista
Misurar queste arene? Oh sommo spirto!
Nè la tibia famosa, un dì conforto
All’irato tuo duol, pur ti accompagna?
65Deh! come crebbe il tuo pallor, come erra
Disperato lo sguardo! Ahi! ben si legge,
Che morte è il tuo deserto. — Quale Ugo il vide
Ove Arno è più deserto, e tale io il miro;
Chè non parole, a vero dir, non tratti