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Pagina:Del coraggio nelle malattie.djvu/120

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94 DEL CORAGGIO

modi che non sempre sono formidabili, e che sempre chiamiamo a sè il giudizioso coraggio per essere sofferti a prò dell’ammalata.

Dipende da Medico attuale il bilanciar rettamente tutte siffatte sopravvegnenze, e il tenere sbandite dalle stanze delle partorienti le superstiziose idee, e i pregiudizievoli terrori; i quali abbenchè talvolta vi sia tutta la ragione di concepirli, non è bene lasciarli trapelare nel cuor delle inferme. Voglionsi elle tener sempre, più che fia possibili, fuor d’ogni sollecitudine, e d’ogni batticuore, e sempre alla meglio alleggiate e medicate con i più soavi e confortevoli sentimenti.

Nè basta che le partorienti abbian coraggio per sè, lo debbono esse avere anco pe’ figli loro. Appena questi son nati, che pajono nati ai bisogni ed ai disagi. Troppo diffuso ne sarebbe il dettaglio; ma la prode disinvoltura che le madri non