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più, a conservare tutta la sua dignità di povero. Però domandò innocentemente:

— Mi traduca in italiano quelle parole.

Elisabeth gliele tradusse.

*

Da quel momento egli cominciò a perdere la sua dignità di povero. Elisabeth dunque lo amava non solo, ma lo invitava ad amarla. E, lui non era abbastanza ingenuo per non profittare dell’occasione, ma non sapeva come cominciare. Eppoi diffidava un poco.

Chi era Elisabeth? Donde veniva? Erà libera? Era pura? Qual era l’ostacolo da lei una volta accennato?

Rimasero tutto il giorno a Bagnoli; assieme andarono a mangiare sotto il pergolato fiorito della piccola trattoria di Don Salvatore, davanti alla quale il vecchio stagnaro dal viso di bronzo, che vigilava il suo fornello primitivo, li salutò con tenerezza, credendoli due sposini; poi andarono a Nisida. La primavera mandava il suo dolce soffio anche sul mare: le onde parevano enormi ghirlande di fiori azzurri e dorati; un’aureola di nuvolette d’oro coronava i profili delle colline verdi e delle isole azzurre.