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l'ultima 309


tormentare tuo marito. Egli è unito a te come la scorza all’albero e neanche la morte potrà distaccarvi. Va.

E la donna tradita se ne andò, pallida sotto il cerchio d’ombra del suo cestino vuoto.

*

La vecchia la seguiva con gli occhi: eccola, è giù sotto il poggio, piccola e grigia fra il giallore delle sabbie, è un punto nero fra i giuncheti rossastri, è sparita. Ma l’ombra del suo dolore era rimasta lassù, intorno alla vecchia che non si sentiva più sola nè tranquilla. L’incantesimo della solitudine era rotto: anche il cielo si popolava di nuvole, laggiù verso il mare, lassù verso i monti, alcune rosee e leggere come fiori, altre rotonde e dorate come frutti; un tintinnio di greggie vaganti fra le tamerici saliva come la voce monotona del paesaggio, e il vento lieve del meriggio portava su l’odore sonnifero delle euforbie.

La vecchia non si addormentava, come gli altri giorni, ma non filava più, immobile ed enigmatica come lo spirito del luogo. Passò un’ora, ne passaron due, tre. Un uomo non più giovane col giubbone slacciato, le scarpe leggere, la barba incolta, nera e larga come una fascia intorno al viso sofferente, apparve in fondo al sentiero, e vedendo la vecchia cercò di passare dietro le rovine della chiesetta, ma poi mutò pensiero e andò a salutarla.