Pagina:Deledda - Chiaroscuro.djvu/325

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legano con giunchi e pervinche. Persino gli anelli alle dita, gli mettevano, fatti di fili d’erba.

«S’egli si ribellava adoperavano anche il vincastro che lega meglio della corda.

«Era buffo a dire il vero; sembrava un tronco di rovere rivestito d’erbe e di fiori.

«Così lo riconducevano in paese, cantando e suonando attorno a lui che rimaneva silenzioso come un santo in una processione.

«La moglie aspettava dietro la porta e la gente correva per veder lo spettacolo.

«Arrivati davanti alla casa, gl’invitati gridavano chiamando:

« — Comare Anatolia, (— o comare Baingia, — o comare Barbara), — se volete marito pagate la tassa. Ve l’han rubato i mori.

« — Ah, corvi ladroni! E quanto voglion di taglia?

« — Un cesto d’uva passa e un vaso di sapa. E acquavite e vino, anche, se ce n’è!

«La moglie spalancava la porta e la serva appariva con un canestro sul capo.

« — Entrate, entrate....

«Entravano, e là si finiva la baldoria, mentre la moglie aiutava il marito a liberarsi delle sue ghirlande e dei suoi legami, non senza rivolgergli qualche parola ironica, perchè l’abilità dell’uomo consisteva appunto nel saper evitare la farsa, cosa però, bisogna dirlo, difficile anche ai più svelti ed ai più furbi.

«Adesso i tempi sono cambiati, nipotina mia;