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Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/216

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pa: pareva che la nonnina scherzasse crudelmente; ma poi si seppe che proprio quella notte, poco prima dell’ora del sogno di Cosima, il commendator Francesco era morto, dopo appena tre giorni di polmonite. Così secondo la misericordia divina, prendeva anche lui parte alla famiglia: e le cose questo mondo erano appianate.


E fu proprio in quei giorni che Dio parve compensare Cosima in altro modo più consolante. Una grande rivista straniera domandava la traduzione del romanzo Rami caduti e offriva una discreta somma. Inoltre desiderava notizie biografiche della scrittrice, perché la traduzione doveva essere preceduta da una nota critica. Ad occhi chiusi, sempre con l’impressione di sognare, Cosima accettò. Aveva persino paura della sua fortuna: non avrebbe dovuto scontarla con altri guai? Ed ecco arrivare la somma, e alla posta le viene pagata in monete d’oro, simili a quelle del tesoro di Elia. Ella le guardava quasi spaventata e non osava toccarle; le fece cambiare in biglietti di banca, e parte le depositò in un libretto postale; ma quando la madre vide il denaro lo guardò quasi torva: le sembrava frutto di un peccato mortale.

— Ebbene, — disse Cosima, — lo spenderò: non voglio mettere più da parte niente; e i miei guadagni se ne vadano come foglie al vento.

Ed ecco l’occasione presentarsi: una sua am-