Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/154

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errore irrimediabile! Ora essi sono infelici, perchè lei non lo ama, ed egli deve essere irritato per questo, ed io.... cosa sono io? Io sono più infelice di loro, ed io l’amo più di prima, ed io....

Sentiva un impetuoso desiderio di prendersi Maddalena fra le braccia e di portarsela via. Era tempo, era tempo! Chi li divideva? Che cosa li divideva?

Ma zia Annedda rientrò, ed egli tornò alla realtà.

Durante il resto della sera ebbe però occasione di trovarsi solo con Maddalena; ella lavorava silenziosa, seduta accanto alla porta spalancata; gravi sospiri di tanto in tanto le salivano dal cuore, ed aveva le palpebre violette. Elias usciva, tornava, non si decideva a partire: un fascino fatale lo attirava verso quella porta spalancata, lo costringeva ad aggirarsi intorno alla giovine donna come una farfalla intorno alla fiamma. Egli credeva Maddalena affannata forse più di quanto ella lo era, e si struggeva del dolore di lei più che del suo. Rimpianti vani, inutili rimorsi, ira contro Pietro, desiderî fatali lo stordivano; avrebbe dato la vita, in quei momenti di passione, per confortar Maddalena, ma intanto