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Poveri | 5 |
gnora; ma i suoi occhi pietosi avevano già veduto l’aspetto stravolto della donna e la testa penzoloni del bambino. — Perchè te lo porti appresso?
— Lui è morto da tre giorni. Non potevo lasciarlo con lui.
Quando la signora seppe tutto diede un grido e anche la scopa parve cadere svenuta.
Al grido venne il marito in pantofole e avvolto in una coperta fiorata come un mago d’oriente: ascoltò tranquillo la storia, poi disse alla moglie, che voleva mandarlo in giro per sistemare la faccenda:
— Fa una cosa; ci vai tu; io resto a casa e trattengo la donna.
E quando la moglie fu andata sollevò e mise a posto la scopa poi disse alla donna:
— Giacchè siete qui pulite l’erba e mettetela a cuocere.
E lui se ne tornò a studiare.
*
La moglie sistemò il morto e i vivi: il bambino fu raccolto in un istituto per deficienti, la madre in un palazzo che ella non sapeva rassomigliare a quello delle fate perchè nel crepuscolo della sua infanzia