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Carbone fossile | 229 |
Sebbene osservi tutte queste cose, la signora comincia a impazientirsi.
Contro chi? Contro il carrettiere, contro il marito, contro la guerra, contro l’inverno.
E anche contro sè stessa che, in fondo, è la causa di tutto.
Tu l’hai voluto, signora poetessa: tu che hai lasciato i paesi del sole per tuffarti in questa baraonda oceanica, dove chi non sa nuotare anche sott’acqua annega.
Ed ella già comincia a sentire i piccoli piedi della sua razza sedentaria che non conosce il mare, gelarsi come quelli del nuotatore che perde forza.
*
Eppure dell’erba calpestata sentiva pietà, e della povera bestia che aveva ragione a non andare avanti con quel peso superiore alle sue forze e su quella strada barbara.
Ella ha pietà delle bestie, dell’erba, di tutte le cose che non hanno voce per difendersi. Oh, per questo il suo cuore non è nido di passioni politiche, ma di semplice umanità.