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82 | il flauto nel bosco |
poi l’altra, si ficcarono sull’orlo ad ovest della piattaforma; poi apparve il berretto, poi la testa del ragazzo: e d’un balzo egli fu accanto ai viaggiatori, sicuro e dritto come nella piazza del paesetto.
Non si preoccupò nel vederli legati: di solito i viaggiatori paurosi facevano altrettanto: solo si guardò attorno per assicurarsi che non c’era la guida.
Allora accennò all’uomo di seguirlo, e alla donna di star lì ad aspettare; e come nessuno dei due gli dava retta, trasse di tasca una pietra sfaccettata, brillante e pesante, e la porse all’uomo.
L’uomo la guardò e i suoi occhi parvero rifletterne le scintille.
— Questo è argento; dove l’hai preso?
Il ragazzo accennò ancora di seguirlo; e la donna disse:
— Va, ti aspetterò qui.
Quanto tempo aspettò non seppe mai. S’era accucciata per terra, come il ragazzo davanti al fuoco, e si sentiva circondata di tutto l’azzurro dei sogni della fanciullezza.
Finalmente l’uomo riapparve, si buttò accanto a lei un po’ anelante.
— Si tratta proprio di un giacimento argentifero, di metallo allo stato quasi puro, — disse. — Il ragazzo afferma che nessuno