Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
86 | il flauto nel bosco |
sognano e amano star soli, esse sono fantastiche e ipocondriache, pure conservando nella vita di ogni ora uno spirito pratico e minuzioso che le porta ad industriarsi in tanti modi e ad accumulare denari più che gli uomini.
A differenza degli altri paesetti solitari dove il canto in chiesa è una specie di sfogo, un lamento, una richiesta e uno slancio della comunità verso Dio, qui la preghiera è silenziosa: ciascuno domanda per conto suo; e tutti ascoltano l’organo come la voce lontana del vento, come la promessa di un mondo migliore.
Le donne piangono in silenzio, gli uomini si sentono come ubriachi quando tutto loro pare chiaro e facile e la verità galleggia sopra la menzogna.
Appunto nell’ascoltare l’organo che accompagnava il Te Deum, l’ultima sera dell’anno, il figlio della fattucchiera si sentì d’un tratto diverso di quello ch’era stato finora. Finora era stato un ragazzo incosciente e disgraziato; bastardo, figlio di quella madre, incapace di un lavoro serio e continuo.
Aveva tentato tutti i mestieri o meglio era stato apprendista presso tutti i maestri, dal maestro di carri al maestro di muri, da