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90 | il flauto nel bosco |
vine e specialmente dall’espressione mutata del suo viso capiva che era inutile combattere con le parole.
— Vai in cerca di fortuna, — disse infine, apparecchiando la piccola tavola di cucina; — e dove vai?
Egli cominciò a parlare; e non si accorgeva che intanto la madre lo ingozzava più del solito, e dava tutto a lui, che ne era ghiotto, il fegato di maiale, regalo di una sua cliente; e tutto a lui il formaggio cotto, e il vino che piaceva anche a lei.
Ma a sua volta, con tutta la sua esperienza umana e sovrumana, ella non si accorgeva che più il ragazzo era soddisfatto, più i suoi progetti avventurosi prendevano forza.
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Fra le altre cose, per convincerla a lasciarlo partire, egli portava ad esempio il solo uomo del paese che s’era arricchito perchè aveva il coraggio di muoversi: era un negoziante di bestiame, uno che dal nulla s’era fatto signore e sposava le figlie a nobili e impiegati.
E i lobi delle orecchie gli si facevano rossi come ciliegie, parlando di quest’uomo, perchè pensava alla sua figlia più giovane, con un sentimento che non osava neppure esaminare.