Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/239

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accettò; ma Bruno accompagnò Predichedda fino al sentiero che scendeva al paese, e poi andò per i fatti suoi nel bosco. Sebastiana si mise a chiacchierare con le raschiatrici di scorza, indi ritornò verso le tettoie e mangiò i maccheroni che Predu Maria aveva fatto cuocere e condito senza l’aiuto di lei.

Seduti per terra, all’ombra delle capanne, parlarono ancora di Antonio Maria, delle cugine, dei preti, della casa di Zoseppedda, del muro di cinta che la maestra voleva fabbricare attorno all’orto: ma ella pensava a Bruno e si domandava perchè egli non s’era più avvicinato.

— Io vorrei darti un bicchierino di liquore, — disse Predu Maria, mentre stavano per finire il modesto pasto, — ma vorrei che non ci vedessero. Andiamo dentro la dispensa.

Ella si alzò e lo seguì, e Bruno da lontano li vide entrare nella dispensa e chiudervisi dentro. Una fiamma gli colorì il viso. Si allontanò e andò a sdraiarsi in mezzo alle macchie.

In quell’ora del meriggio la brughiera fremeva tutta, piena di vita e d’amore; il vento che veniva dal mare l’agitava col suo alito profumato, curvando gli steli che pareva s’inseguissero folli di gioia e