Pagina:Deledda - Il ritorno del figlio - La bambina rubata, Milano, Treves. 1919.djvu/165

Da Wikisource.

Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo.

Ma io non volevo. Ero un uomo adesso, maturato dal dolore: tutto potevo fare, ma non commettere più una colpa d’amore. Eppure mi arrabbiavo contro me stesso per questa mia onestà: e la rabbia aumentava il mio desiderio, ma la mia volontà lo vinceva.

Eppoi, perché mi avevano lasciato solo con lei? Il pensiero che il vecchio fosse lontanamente complice della figlia, mi rimescolò il sangue. Feci per alzarmi ed andarmene; ma la donna sollevò di nuovo gli occhi e accorgendosi della mia aria cattiva mi domandò se il padre non mi aveva detto nulla.

Non mi aveva detto nulla, il padre: ma ripensai al discorso suo con la zia. Che cosa volevano da me? Allora la donna mi diede una lettera: l’ho ancora qui.

“Ti ringrazio tanto, caro ragazzo mio, di esserti confidato con me come con tua madre stessa: tu devi sentire che io ti voglio sinceramente