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briachezza serena; e le slaccia le scarpe come una piccola serva fedele; poi si ritira nel suo angolo umido e il suono di un bacio continuo, fra lei e la terra, addormenta la donna ricordandole i campi donde è venuta e l’infanzia e le fresche origini della vita.


*


Ma questi ricordi, che accompagnano quello della tartaruga sua compagna di solitudine nella terrazza, non le rinfrescano l’anima; la certezza che lei non potrà mai tornare indietro, mai ritornare alla terra se non come cadavere, accresce anzi la sua arsura.

Quasi per tentare di rinfrescare davvero quest’arsura, in quel momento più interna che esterna, per la prima volta dopo che serve fedelmente e rispettosamente il vecchio signore, osa lavarsi con l’acqua e il sapone di lui. In un cassetto del lavabo ella sa che ci sono anche certe polveri rinfrescanti: apre adunque il cassetto e i suoi occhi si spalancano, la mano rimane sospesa nell’atto di prendere.

Una specie di libretto, con figure, ghirigori, numeri e cifre, è dentro il cassetto, fra le scatole di ciprie e di pomate che hanno un pro-