Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/166

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— Li vedi i tuoi figli, li vedi, ometto di pasta, li vedi, ometto dagli occhi di gatto? Non era meglio lasciarli nel seno del Signore? Per allevarli così, non era meglio che tu non ti fossi mai ammogliato, e fossi rimasto sempre nel tuo ovile, nella tua tanca, come una faina che sei? E questi son uomini? Uomini sono questi!

Come Dio volle zia Bisaccia, rimessa in ordine la cucina e imposto al marito di non uscire, nè di permettere al figliuolo di muoversi, se ne andò a letto. Zio Bakis respirò.

Chiese a Basilio di dove era, chi era la sua famiglia, quanto i Carta gli davano per salario, e se zio Pietro era sano e che faceva e come passava il tempo, e se l’ovile veniva frequentato da banditi.

— Pietro Carta! — esclamò accavalcando le gambe, e stringendo le mani attorno al ginocchio. Stette un momento in silenzio, con gli occhietti illuminati da lontani ricordi, poi riprese: — Bravo uomo quello lì! Mi ricordo, quando eravamo giovani, ed io facevo all’amore con Caterina, una notte di Natale come questa, che io non avevo nulla da regalar alla mia innamorata, vado al suo ovile e gli