Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/240

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Passato il primo stordimento, più che dolore provò paura; ma non disse nulla per timore che Basilio lo abbandonasse.

Si coricò, ma stette sveglio, cogli occhi aperti in quell’immenso ed angoscioso buio che lo circondava d’ogni parte.

Anche Basilio s’era buttato per terra accanto all’apertura; ma neppure lui dormiva. Zio Pietro lo sentiva a muoversi, ansioso, e nella sua inquietudine capiva che anche il mandriano era turbato. Perchè? Per affetto? Per timore? Non sapeva, e l’inquietudine di Basilio aumentava la sua. Le fredde ore passavano silenziose sui boschi; nella luminosità sempre più chiara della luna al declino, ogni foglia d’elce aveva una fiammella perlata, lunghe ombre si stendevano ai piedi delle roccie e dei cespugli, e il torrente lontano continuava a rombare.

Melchiorre non tornava. Zio Pietro sentiva che non sarebbe tornato più, eppure lo aspettava, sempre sveglio, immobile sulla stuoia, della quale, nella dolorosa insonnia, sentiva ogni giunco premergli le membra. Il sangue gli pulsava forte alle tempia, entro le orecchie, nei polpastrelli delle dita; eppure aveva freddo; e il rumore del torrente gli sembrava