Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/288

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stonava, affinchè, diceva, si abituasse a lavorare. Se due sposi confessavano d’aver peccato, prima delle nozze, egli per penitenza li costringeva a lavorare gratis nella chiesa allora in costruzione. Oh, ma don Antonio era ben più terribile; era crudele; la sua casa era piena di trabocchetti, anditi misteriosi, stanze segrete. Profittò largamente dei denari del Comune, si rese padrone di tutto, scacciò i miei parenti dal potere. Di lì nacque l’odio furioso; persino i bimbi ne furono colti come da una pestilenza. Mia figlia Daniela, che veniva allevata presso lo zio prete, dice che a dodici anni odiava i Lixia come li odia ora. Diciotto anni fa, dopo parecchi delitti accaduti nelle nostre famiglie, un assassino penetrò fin qui. In questa cucina, e pugnalò mio genero. Qualche tempo dopo fu assassinato don Antonio. La sua morte fu tremenda. Dicono che gli assassini bevettero il suo sangue. Ah!

Zio Rajmondo (attraversa la cucina, dall’uscio alla porta del cortiletto, dove entra).

Zio Mauru (irritato e inquieto). Rajmondo Dejas! Rajmondo Dejas!