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In novembre qualcuno le disse che gli sposi erano tornati: in attesa che l’appartamento da loro preso in affitto fosse pronto, abitavano in un albergo di lusso.
Ella non aveva più mandato nè più ricevuto da loro notizie: tuttavia una sera venne, sola, la giovine sposa.
Era incinta; aveva un viso disgustato e sofferente, e uno sguardo così umiliato che fece cadere lo sdegno freddo e chiuso dell’altra.
— Perdonami, — disse baciandola timidamente, mentre guardava intorno furtiva per salutare, senza parerlo, gli oggetti conosciuti: — sono stata sempre male dacchè siamo giunti, e non ho telefonato nè scritto per non annoiarti. Mio marito poi è offeso perchè tu non hai più scritto: non hai
Deledda. La danza della collana | 11 |