Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/198

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Altri quadretti animavano lo sfondo azzurro grandioso: una barca chinata sull’acqua pareva una casa di legno con gli alberi giù sradicati dal vento, e tutti i suoi arredi primitivi, i boccali verdi e i cestini che odoravano di pesce, riversati sulla banchina fra i mostruosi aggruppamenti di corde e le assi del cantiere: i bambini correvano a cavallo dei cani, e tutto un popolo di animali domestici si scostava per lasciar passare una lenta processione di bianche oche dondolanti.

E in cima a una montagna di assi, una bambina scalza vestita di rosso, coi riccioli biondi penetrati di azzurro, piangeva per paura di non poter ridiscendere: giù i ragazzi la schernivano e l’incoraggiavano; e tutto, pianto e riso, accresceva allegria e colore al luogo.