Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/245

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Madre.

E allora anche tu non parlare della memoria di tuo padre: sei tu che ne prendi le spoglie, ma non il cuore.

Figlia.

L’onore è al di sopra di tutte le cose: è il fuoco che bisogna nutrire con tutte le scorie della vita: e io difendo l’onore di mio padre anche contro il suo amore: tu non devi prendere un nome che starebbe come un’ombra su quello di lui.

Madre.

Questo secondo la gente: secondo la verità no: anzi, secondo la gente sarebbe una riabilitazione.

Figlia.

Che vuol dire il riconoscimento d’una colpa non fatta. Ma lasciamo la gente, della quale abbiamo fatto sempre a meno: e quando io parlo dell’onore è di quello che vale per noi, non per gli altri. E per dimostrarti che non il risentimento, come tu credi, e la paura del prossimo mi tocchino, io ti dico, mamma, se tu credi di fare opera