Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/173

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foglia o qualche fiorellino: lei faceva così, ed egli si rivedeva bambino quando andava in cerca di erbe medicinali sui ciglioni del suo paese.

Una dopo l’altra rifece tutte le strade già note. Antonio non era in casa; la contadina, assunta momentaneamente anche al grado di serva, lo squadrò con malizia e gli domandò se aveva fatto buon viaggio. Egli non rispose: si attardò piuttosto a dar retta al cane che gli faceva festa e lo seguì fino al cancello con l’intenzione di uscire con lui.

No, buono, adesso no, — egli dice, confidandosi con la bestia meglio che con la donna. — Devi stare qui perchè non c’è nessuno. Quando tornerà Ola verrò a prendervi tutti e due, eh?

Il cane abbassa le orecchie in segno di consentimento, e dopo che il maestro è fuori ed ha tirato dietro di sè il cancello, abbaia all’aria per indicare che è lì a fare il proprio dovere. L’uomo se ne va, anche lui per proseguire a fare il proprio dovere, ma gli sembra di farlo nel vuoto,