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gnolo che poi si passavano religiosamente sulle palpebre.

— Cos’è? — domandò Maria.

— È il miracoloso olio della lampada di Nostra Signora, che preserva dal mal d’occhi, — rispose Francesco con ironia.

Ma ella non rise, ed anzi chiamò una delle Orotellesi.

— Cosa vuoi?

— Mi dài quella fiala d’olio benedetto? Mia madre soffre spesso mal d’occhi.

— No, bella mia, non posso; se vuoi, puoi servirtene tu, ora...

— I suoi occhi non han bisogno di medicine. — disse Francesco. — Non vedi come son belli; o sei cieca?

— Ti dò una lira, — insistè Maria.

— Anche se tu mi dessi mille scudi non accetterei, bella mia...

— Va in pace, allora...

— Maria, — disse Francesco, — vuoi che domandi il binoccolo a quel signore? Guarderemo verso Nuoro.

— Ma sì, Francesco, — ella rispose, sorridendogli.

Francesco domandò il binoccolo e lo avvicinò agli occhi di lei; e mentre ella guardava, le cinse le spalle con un braccio e le disse:

— Guarda: quel villaggio qui sotto è Sarule; vedi quel bosco più in là? Due anni fa, io ci stetti tre mesi, in quel bosco, dove pascolavano le mie