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vacche. Guarda da questa parte, lontano: vedi, quella è la pianura di Macomer. Peccato che oggi vi sia un po’ di nebbia; la giornata si guasta. Ma un altro anno verremo assieme, non è vero?

Ella non rispose.

Le compagne di viaggio le si avvicinarono e cominciarono a scherzare e fare allusioni maliziose. Poi tutta la comitiva dei Nuoresi ridiscese verso il bosco. A metà strada Maria si fermò presso un masso calcareo, sul quale si appoggiavano alcune donne di Alà; altre avvolgevano in pezzetti di carta e serbavano religiosamente alcuni pizzichi di polvere che raschiavano dal masso.

— Qui, — spiegò una vecchietta, cieca di un occhio, — qui s’è appoggiata Nostra Signora Santissima quando saliva la montagna. L’appoggiarsi su questo masso preserva dai dolori alle spalle, e la polvere qui sopra raccolta guarisce la febbre.

— Se non erro, — disse allora Francesco, parlando in italiano, — questo è il monte dei miracoli.

— Miscredente! — esclamò Maria, appoggiandosi al masso.

Ma vedendo che anch’egli s’appoggiava vicino a lei, cominciò a ridere e domandò:

— Ma insomma, credi o non credi?

— Credo in te, Maria, e vado dove tu vai.

Questa galanteria le piacque molto; sì, certo, Francesco era grazioso e gentile.

Da quel momento non si lasciarono più.