Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/262

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cane contro; ma io ti difenderò egualmente, contro te stessa, come si difende una pazza. E adesso ascoltami anche tu! Ascoltatemi tutti. Il gridare è inutile. Ma io mando a dire a Simone Sole che non si avvicini mai più in vita sua a te, Marianna Sirca: altrimenti, per il segno di questa santa croce, lo ammazzo come un cinghiale, come una volpe che va dentro l’ovile.

Si tolse la berretta e fece un gran segno di croce sul fuoco, dividendo con la mano la fiamma. Marianna s’era di nuovo fieramente drizzata.

— E io ti dico, Sebastiano Sirca, che le tue parole sono come il vento che passa.

— E va bene! Ma bada a te, donna: e a te mi rivolgo, Costantino Moro, a te che dicono credi in Dio. Cerca tu di rimediare; se no, forse risponderai tu davanti al Signore di quello che accadrà.

Costantino continuava a guardarlo ironico.

— Davanti al Signore risponderò delle mie colpe, non delle tue! Nè Simone Sole può avere paura di uno come te. Perchè vuoi essere tu il padrone della sorte?