Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu/111

Da Wikisource.

— 105 —

tanto vecchio; a quel che posso capire, anche tuo marito non ha vent’anni.

— Li ha passati, certo! — disse Lia, animandosi. — Ma è ancora giovane, forte, vigoroso.

Ella esagerava, per amor proprio, perchè veramente Justo era sempre malaticcio e stanco. Del resto la zia non pareva convinta: con le mani sotto il grembiale, rigida e impassibile in apparenza, fissava Salvador che costruiva una casupola di sabbia, e continuava a brontolare:

— Tuo marito quanto guadagna?

— Cinquecento lire.

— All’anno?

— Al mese.

La donna allora parve colpita: cento scudi, al paesello, rappresentavano una grossa rendita annua. Ma poi ricordò che il maestro diceva: «a Roma, per viver bene, occorrono cento lire al giorno», e nascose la sua meraviglia.

Lia aggiunse:

— Come vedete, non moriamo di fame.

— Di fame non muoiono neppure i mendicanti, consolazione mia. Certo, però, per comprare tutto, dal sale all’olio, ce ne vuole. Le provviste non abbonderanno, in casa tua. Dimmi un poco, ti avanzano molti denari, alla fine del mese?

— Non molti, è vero.

— Se voi viveste qui, forse, potreste risparmiar bene; — riprese la zia; ma subito ella stessa capì che per un corrispondente di giornali