Pagina:Dell'Oreficeria rispetto alla legislazione.pdf/33

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ma quest’ultimo, salvo alcuna rara eccezione è divenuto il solo usato.

Per l’argento stabilì

primo titolo 950/1000
secondo « 800/1000

Qualunque lavoro finito è obligo di presentare ad alcuni prepositi publici, residenti in un officio che chiamasi di guarentigia, per essere saggiato e marcato se il titolo è conforme alla legge; altrimenti l’oggetto è spezzato, e così vanno a monte le spese di fattura.

Quest’obligo del marchio ufficiale, voluto dal sistema preventivo, porta seco minuziose formalità cui deve sottoporsi il fabricatore e il negoziante di gioie; vieta di tenere a bottega oggetti privi di marchio; impedisce di depositare in uno stesso luogo quelli che non sono di metallo prezioso ossia di dorato, e interdice pur anco di custodire oggetti altrui per essere accomodati, quando essi non sieno bollati. Da ciò deriva naturalmente che gli orefici soggiacciono a visite inquisitorie usate dai preposti allo officio di guarentigia, i quali godono di poteri esorbitanti sopra i soggetti, facendola da birri degli orefici. Un’idea dello stato degli orefici e argentieri in Francia soffocati dall’incresciosa tutela del governo si può cogliere dalle seguenti parole che un impiegato primario dell’officio di guarentigia scrisse nel 1835: egli dice. «I legislatori avrebbero dovuto comprendere che essi sottoponevano la fortuna e l’esistenza commerciale di un’onorevole classe di