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tandolo da un opera ad un’altra, ovvero introducendo materie vili entro oggetti legalmente marcati; e mi compiaccio dirlo, mi si ricorda aver veduto alcuni spilli di quel bianco bronzo chiamato argentano, impressi del marchio pontificio dell’argento chi sa da qual bollatore ignorante, o da quale astuzia di falsificatore.

Per intendere come è che il sistema della guarentigia siasi mantenuto in Francia ed altrove, non ostante che fosse inefficace allo scopo e aprisse il varco a mille frodi, basta sapere che sotto l’apparenza di protezione pubblica asconde un secondo fine, cioè un’entrata dell’erario dello Stato; perocchè il marchio legale non solo non è apposto gratuitamente, ma invece il governo ci cava più assai che non ispende per questa amministrazione.

In Roma un tempo il marchio era retribuito tanto quanto bastasse a far le spese dell’officio, e queste spese erano scarse dovendosi pagare pochi commessi poveramente trattati. Il bollo per tanto costava un soldo, come parimenti in altri paesi; ma dopo che venne eretto il sistema preventivo di guarentigia, sembrò più comodo farlo fruttificare come un altro balzello. In Francia oltre le retribuzioni dovute ai saggiatori dell’officio di guarentigia, che sono molto più gravose di quelle di cui si contentano i saggiatori di commercio, si paga per diritto di bollo per ogni ettogramma


Sui lavori d’oro Fr. 22,00
Sui lavori d’argento » 1,10