Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/124

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96 Parte

tore ed alla staffa, quando deve esser montato, onde anche la maggior premura dello scozzone deve esser quella d’accostumarcelo fino da principio, non lasciando intentata cosa, che possa contribuire ad ottenere un intento di sì gran conseguenza. Condottolo dunque ad esso, vi faccia montar sopra il garzone, affinchè col vento, che ha in mano lo tiri a se tanto di potere arrivare a farli carezze nella testa e nel collo, con grattarlo in mezzo al crine nel tempo istesso, che con la voce lusinghevole lo invita a riceverle; lo scozzone di poi fatte sospendere al garzone le carezze si accosti con buona maniera al Polledro, e li presunti un poco di erba, indi con un bacchettone toccandoli dolcemente la groppa dalla parte opposta al montatore procuri di farcelo accostare anche egli, e se non corrisponde a questa toccata, abbassi il bacchettone e gli tocchi con esso il piede destro di dietro per farglielo muovere, ed obbligarlo così ad obbedire, e per poco che lo muova desista da importunarlo; indi li ripresenti immediatamente l’erba, ed ordini al garzone di farli anch’esso le sue carezze, per farli comprendere ciò che vuole; fatto questo, di nuovo li ritocchi la groppa ed il piede, con fregarli e l’uno e l’altro col bacchettone, più tosto che batterlo con esso, che così facendo con più facilità si presterà ad obbedire; e se in vece d’obbedire si


con-