Pagina:Dell'oreficeria antica.djvu/28

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nuovamente disotterrati, veniva dopo trent’anni di non interrotti lavori a pigliare il nome speciale di Oreficeria Archeologica Italiana.

Allorchè venne scoperta ed escavata in Cerveteri la tomba che porta ora il nome di Regolini Galassi, mio padre fu chiamato ad esaminare gli ori di preziosissimo lavoro ivi trovati, e che poscia arricchirono il cimelio etrusco del Vaticano. Tale avvenimento rilevò assaissimo nell’arte nostra, perchè ci diè modo a conoscere i caratteri particolari dell’etrusca oreficeria, e diè occasione a mio padre ed a mio fratello Alessandro di cominciare quelle indagini e quello studio sul modo di operare degli antichi in sì fatti lavori, che furono da noi poi sempre continuati, aiutandoci sì la cortese assistenza, come abbiam detto, dell’egregio duca Caetani, e sì le nuove scoperte che vennersi poi facendo di anticaglie etrusche dal Campanari a Toscanella, e dal marchese Campana a Ceri.

XII.

I lavori dell’oreficeria antica si possono distinguere in due generi essenzialmente diversi; cioè ornamenti di uso e ornamenti di pompa funebre. I primi solidissimi e tali che il portarli non dovesse per lunghi anni guastarne punto la struttura e le forme, là dove i secondi sono d’inimitabile leggerezza, e ci dobbiamo stupire che a sì fina e delicata maniera di operare fossero quegli artefici giunti, non po-