Pagina:Dell'oreficeria antica.djvu/56

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fetto di ogni legge proibitiva, e l’ambizione di aver diritto ad usare lo annulus aureus divenne irresistibile. Nelle lunghe vicissitudini dell’impero romano troviamo che Severo ed Aureliano conferirono ai soldati, principale sostegno della loro possanza, lo jus annuli, ed infine che Giustiniano concesse a tutti i cittadini dell’impero un tanto ambito onore!!!

Ogni volta che uscivano di casa gli antichi aveano il costume di suggellare con l’anello gli scrigni ed i luoghi ove teneano cose preziose o provvigioni, sospettando forse non meno dei loro propri schiavi che delle persone avveniticcie: i segni che si facevano sopra gli anelli erano in tal caso svariatissimi, come ne abbiamo prova in quelli che giunsero fino a noi. Simbolo di potere presso il capo dell’impero romano era una sorta di anello o sigillo di Stato che alcune volte esso concedeva di usare a quelli che erano assunti a far le veci loro; un senatore a ciò destinato lo tenea in custodia e ne era detto curatore. L’anello nuziale, che alcuni dissero cingulum ed altri chiamarono vinculum, era generalmente di oro purissimo e fatto a circo (linea infinita) per simboleggiare la fedeltà coniugale e per rammentare che infinito dev’essere l’amore negli sposi: l’uso di essi è antichissimo, mentre lo vediamo proprio degli antichi Ebrei, de’ Greci e de’ Romani. Kerckmann asserisce che in Roma eravi costume di consegnare in mano alla sposa novella l’anello pronubo in oro purissimo, nel punto medesimo in cui un altro anello di ferro si inviava alla casa de’ suoi