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168 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

la famiglia al Ponto Eussino, ove montato in nave mette alla vela dirigendosi verso la Taurica Cherroneso. Ma dopo qualche tempo conosciutine gli abitatori di nessuna fede, preso da timore non lo tradissero a coloro che giuntivi ne farebbon ricerca, al passar oltre un legno da carico, tra le notturne tenebre andatovi a bordo con tutti li suoi arriva a Costantinopoli. Quivi ospitato da un antico famigliare1, e datosi a considerare lo stato della città dopo l’imperiale partenza, forma il pensiero ’dì aspirare al trono, dandovi principio coll’impadronirsi di quelle mura.

Aveavi in Costantinopoli un eunuco di nome Eugenio, nè da gran pezza discacciato dalla reggia per segni di poca affezione ai monarchi. Procopio stretta seco amicizia sapendolo in ispecie doviziosissimo, gli appalesa chi egli sia, perchè trovisi in Costantinopoli, e come poter giugnere al divisato scopo. Promessagli da costui assistenza ed anche, all’uopo, danaro, studiaronsi innanzi tutto sedurre con larghi doni la guernigione della città, due corpi di truppe formandone il totale2. Armati inoltre di leggieri molti schiavi, e non pochi offerendo loro volontariamente sè stessi e le proprie facoltadi, a notte bene avanzata guidarono le raccolte forze in quelle mura, scompigliandovi tutti

  1. Nomato Strategio, e da palatino milite addivenuto senatore. T. S.
  2. I Divilesi ed i Tungritani, da Procopio sedotti colla speranza di larghissimi premj. Di Eugenio nulla si legge in Ammiano Marcellino. T. S.