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Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/461

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ipsnm atleo polliceri; nimirum acceptanles earn homines impios, tnojc orimi delido liberaci. Eam orationcm i/iium non gravate Constantinus accepisset, ac palata inissa facerei, percepii iis qua hic /Egyptius offerebal, principimi i hoc deilil, ut divinationem sospettimi haberet. Nani quod ei multa res prospera; per liane priediclie fuissent, eventium/ue re ipsa sortita; verebntur, ne itidein aliis adversus ipsum hanc consulentibus, iti quoil futurum esse t, pradicerefur: atipie hoc Consilio iinpu/siis, ad hiiinsinoili abolendo se convertii. Con la prima parte di questo racconto Zosimo ripete un’accusa fatta al Cristianesimo da lutti i Gentili dell’era sua, e modernamente non obliala. Con la seconda cali assegna alla convcrsione di Costantino delle ragioni che dconsi ritenere false da ogni Cristiano, ma da ogni sensato uomo, non incompatibili eoa la natura umana. Dote anche però non si solesse ammettere la sospetta testimonianza di Zosimo, c certo che Costatilino non ricevette il battesimo che nell’ultima malattia della spiale morì.

(1 8) Intorno al carattere di Gallo può consultarsi Annidano (a), e quan|o alla sua religione S. Gregorio nell’eruzione terza di (pici le contro Giuliano (ft), dove raccontatisi i prodi») avvenuti nella fabbrica del tempio di S. Marna’ martire di Cesarea, intrapresa dai due fratelli. La terra rigettava crollando la parte dell’opera clic facevasi ediGcare dal futuro apostata, paragonata ivi al sacriGzio di Cain; mentre con meravigliosa celerilà sorgeva in alto quella che costruir facevasi da Gallo, accetta al Signore come giusta ed iutera, uon altrimenti che il sacriGzio di Abele: alter ipiidem vere et serio pietatem profilens (quamvis enini natura ferocior ac fervidior esset, vere tamen ac sincere pietatem colebat). Così Gallo non era per S. Gregorio che un ccrvel balzano, orgoglioso, vivace. Fra

(a) Lib. j 4, cap. i c 6.