Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/469

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(34) Il Tillcmont ne ha raccolto diligentemente c|iios(c testimonianze. Fra le orazioni di Giuliano arri una ili lautlein Etisebiae Augnslae. Essa abbonda di luoghi comuni, ma non manca di quella modesta eloquenza ch’è propria del soggetto. Fosse per altro esso sterile, o Giuliano ri si prestasse a mal talento, la maggior parte delle lodi rivolgonsi all’illustre prosapia, i’l alla castità di Euschia.

(35) I suoi timori non erano senza ragione. Era comune arriso che la sua elezione fosse una rete che Costanzo tendeva alla sua inesperienza: illud tamen rumore lenta ubidite jactabatur, quoti Jttlìanus non levntnrus ìncommotia Galli arimi electus est, seti ut posse t per. bella deieri saevissima, rudis etiam Inni, ut aestinmbatur, ac ne sonilum quidem duraturus armorum. Amm., lib. 16, cap. 8.

(36) L’imboccatura «lei Reno oggi più non esiste. Esso si divide internamente in varj rami, e ra a perdersi in parte nelle sabbie.

(37) Le guerre Galliche si accennano brevemente da Giuliano ad Athen., e distesamente da Zosiino lib. a e 3, da Liban., orai. 3: e da Amm., lib. t6, dal cap. 7 al i3, e lib. 17, cap. 1, 2 e 9. Il signor Gibbon ha trattato questo periodo di storia coll’eloquenza e maestria sua ordinaria.

(38) Noi dorremo favellare anche altrote delle geste galliche di Giuliano. Zosimo rassomiglia la battaglia di Strasburgo a quella di Arbella. Descrivevi essa da Ammiano con gonfio stile ma con militare intelligenza nel lib. 16, cap. it e 12. L’esercito romano erasi schieralo in- una collina ricino al fiume. La cavalleria disposta per (squadroni era sostenuta nei fianchi dalla sua fanteria; ma rollane l’ordinanza dall’impeto de’ barbari, ella già abbandonata sarebbesi alla fuga, se Giuliano con virile fermezza ritenendo i fuggitivi non avesse reintegrata la zuffa. 1 nemici assalila aveano anche la riserva, e penetralo sino alia legione della dei Frinirmi, solita ad oc-