Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/116

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104 della geografia di strabone

ma1 di Minosse, e la navigazione de’ Fenicj; i quali cercarono i luoghi fuori delle Colonne d’Ercole e vi fondarono alcune città, e così anche in mezzo alla spiaggia di Libia, poco dopo le cose troiane. Enea poi e Antenore e gli Eneti e, per dir breve, tutti coloro i quali, scampati dalla guerra troiana, non si debbono forse porre nel novero degli uomini antichi? Perocchè nel tempo di quella spedizione accadde agli Elleni del pari che ai barbari di perdere quanto o possedevano nelle loro patrie od avevano in guerra acquistato: di qualità che dopo la catastrofe d’Ilio i vincitori si volsero al ladroneccio sospinti dalla miseria, e tanto più i vinti sopravvissuti alla guerra. È fama poi che da costoro fossero fondate moltissime città lungo tutta la costa fuor della Grecia, e qualcuna eziandio nelle parti mediterranee2.

Dopo aver detto quanto si procedette nella cognizione della terra abitata dai tempi di Alessandro fino a’ suoi, converte di subito il discorso alla figura; ma non già, alla figura della terra abitata (ciò che sarebbe stato più al proposito), bensì a quella di tutta la

  1. Non abbiamo una voce corrispondente al vocabolo greco θαλαττοκρατία, il quale significa dominazione-sul-mare. - I Fenicj menzionati subito dopo sono i Cartaginesi che circa mille anni av. l’E. V. spedirono Annone sulle coste occidentali dell’Africa per fondarvi alcune colonie.
  2. Nella Ediz. fr. trovasi una lunga enumerazione di tutte le città che furono fondate dopo la guerra di Troia dai Greci e dai Troiani.