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libro primo | 121 |
secondo Eratostene, tutti i mari esteriori sono contigui, di modo che il settentrionale e l’Eritreo sono un mar solo. Dopo di ciò aggiunge Ipparco il corollario, che il mare al di fuori delle Colonne, e l’Eritreo e il Mediterraneo allora a questo contiguo, debbono avere una stessa altezza». Se non che Eratostene risponderebbe: «Non avere lui detto che il Mediterraneo per soverchia pienezza siasi congiunto coll’Eritreo, ma soltanto che gli si avvicinò; nè per essere un mare solo e continuo non ne viene di conseguenza ch’esso abbia tutto una stessa altezza ed una superficie sola: così la superficie del Mediterraneo non è certamente la stessa presso Lecheo e presso Cencrea1.» Ipparco stesso accenna questa risposta nel suo Trattato contro Eratostene: e sapendo che l’opinione di lui era siffatta, dovea recare in mezzo qualche cosa del proprio, e non già stabilire che colui il quale dice che il mar esteriore è uno solo, dice nel tempo che una sola n’è la superficie.
Dicendo poi Ipparco essere falsa l’iscrizione sopra i delfini – Dei teori cirenaici – ne assegna una non credibile prova: «Che la fondazione di Cirene si riporta a tempi dei quali abbiam ricordanza, eppure nessuno fa menzione che quell’oracolo fosse mai situato in sul mare». Ma che importa se niuno ne fa menzione, quando fra gl’indizii dai quali raccogliamo che questo luogo è stato una volta marittimo si trovano i delfini e l’i-
- ↑ Già si è detto che questa opinione nacque da un errore degl’ingegneri. - Lecheo era il porto occidentale della città di Corinto. Cencrea ora dicesi Kenkri. (G.)