Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/283

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libro secondo 269


Dicesi poi che la Propontide sia di mille e cinquecento stadii nella sua lunghezza dalla Troade a Bizanzio: e presso a poco uguale nella larghezza. Quivi è l’isola de’ Ciziceni1 colle altre minori che le stanno d’intorno.

Così dunque si diffonde l’Egeo verso il settentrione.

Dall’altra parte che incomincia da Rodi e fa i mari d’Egitto, di Panfilia e d’Isso, stendesi verso l’oriente per lo spazio di cinquemila stadii lungo la Licia, la Panfilia e tutta la spiaggia dalla Cilicia fino ad Isso; e verso il mezzogiorno, e poi verso il ponente bagna la Siria, la Fenicia e l’Egitto fino ad Alessandria.

Nel golfo d’Isso e di Panfilia ritrovasi Cipro che tocca anche il mare d’Egitto.

Il passaggio da Rodi ad Alessandria, dal settentrione al mezzogiorno, è di circa quattro mila stadii; e v’ha il doppio seguitando le coste. Eratostene dice che in quanto al passaggio diritto è questa la stima che ne hanno fatta alcuni navigatori; e che mentre alcuni così dicono, altri non dubitano di assegnargli invece cinque mila stadii: ma ch’egli col mezzo di osservazioni gnomoniche ha trovato che sono soltanto tremila e settecento cinquanta.

Quella parte poi di questo mare (Interno) che bagna la Cilicia e la Panfilia, con esso le spiagge del Ponto che si dicono destre, e la Propontide, e le spiagge che vengono appresso fino alla Panfilia, formano una specie di

  1. Cizico fu congiunta col continente da Alessandro: ora dicesi Artaki. (G.)