Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/371

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libro terzo 357

sempre, abbia d’uopo di provvedimenti. Trovansi oltre di ciò in quel paese anche procuratori di Cesare, uomini dell’ordine equestre, i quali dispensano ai soldati le cose necessarie alla sussistenza.

CAPO V.


Isole adiacenti all’Iberia. — Costumi dei loro abitanti — Dell’isola di Gadi; suo commercio. — Ricchezza de’ suoi ahitanti — Antiche tradizioni sulla fondazione di Gadi. — Fontana singolare in Gadi — Esame delle cagioni del flusso e riflusso del mare, e degli straripamenti del fiume Ibero. — Descrizione di alcuni alberi dell’Iberia. — Isole Cassiteridi e loro abitanti.


Fra le isole adiacenti all’Iberia, le due Pitiuse e le due Gimnesie (le chiamano anche Baleari) trovansi presso alla spiaggia che stendesi da Tarragona al Sucrone, e sulla quale è fabbricata Sagunto1. Ma le Pitiuse sono più addentro nel mare e più delle Gimnesie inclinate al settentrione: e l’una chiamasi Ebuso2 con una città dello stesso nome; e la sua periferia è di trecento stadii, lunga quasi altrettanto che larga. L’altra è detta Ofiusa, deserta e molto minore della prima, alla quale è vicinissima. Delle Gimnesie poi la maggiore3 ha due città, Palma e Pollenzia; questa situata all’oriente, l’altra al ponente. La lunghezza di tutta l’isola è di quasi seicento stadii; la larghezza di circa duecento,

  1. Morviedro.
  2. Ivica.
  3. L’isola Maiorica.