Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/413

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libro quarto 399

zione, cacciaron de’ proprii confini una gran moltitudine di loro compatriotti, alla quale si congiunsero quindi anche molti altri delle nazioni circonvicine. Alcuni poi di costoro occuparono la Frigia confinante colla Cappadocia e coi Paflagoni: di che ci rimangono in prova tuttora i Tettosagi di quella regione; perocchè trovandosi colà tre nazioni, quella che occupa Ancira1 porta cotesto nome, e le altre due sono Trocmi e Tolistobogii. E che anche questi sieno provenuti dalla Celtica n’è prova la somiglianza ch’essi hanno coi Tettosagi; ma da quale provincia siansi partiti nol potremmo affermare: perocchè non troviamo che al presente v’abbiano popoli di cotai nomi nè al di dentro, nè al di fuori delle Alpi, nè sulle Alpi stesse; ma è probabile che a cagione delle frequenti emigrazioni sian venuti a mancare, siccome intervenne anche di parecchie altre genti. Cosi anche quel Brenno2 il quale si spinse fino a Delfo è da alcuni denominato Prausio; ma non potremmo poi dire in qual parte del mondo questi Prausii da prima abitassero. E dicesi che anche i Tettosagi furono in quella spedizione di Delfo, e che i tesori trovati appo loro nella città di Tolosa da Cepione condottiero romano, fossero una parte del bottino del tempio, a cui quelle genti aveva-

  1. Angora.
  2. La lezione comune καὶ τὸν ἄλλον Βρέννον, ed anche quella adottata dal Coray καὶ τῶν ἄλλων Βρέννον lasciano incerto il significato della parola. L’intendimento però dell’Autore non può esser dubbio.